taglio del diamante

CUT, il taglio: il fattore più importante.

Che cos’è il taglio

Il taglio è il modo in cui il diamante viene scolpito e lucidato: il processo nel quale una pietra grezza e opaca acquista brillantezza, trasformandosi in una gemma luminosa e affascinante. Così come “La scultura dona un’anima al marmo”, il taglio è ciò che dà vita al diamante.

Come viene tagliato un diamante

L’operazione del taglio è molto delicata e complessa e si divide in due fasi:

la sgrossatura, che è realizzata da una macchina e determina la forma del diamante
la finitura, la parte decisiva in cui l’artigiano scolpisce e lucida le faccette

L’obiettivo del tagliatore è quello di eliminare il meno possibile dalla pietra iniziale rispettando i canoni che  garantiscono la lucentezza del diamante. Il risultato di quest’operazione è una vera e propria opera d’arte.

Il taglio “brillante”

Esistono varie tipologie di tagli (ovale, a cuore, a goccia etc.) tuttavia, il taglio più apprezzato e accattivante è quello detto “brillante”, che permette al diamante di generare riflessi ed effetti cromatici ineguagliabili.

Si tratta di un taglio rotondo con 57 faccette ottenuto solo  agli inizi del novecento, dopo anni di studi, dall’ingegnere belga Marcel Tolkowsky. Egli grazie a particolari algoritmi trovò le proporzioni di profondità e il numero di faccette ideale per sfruttare appieno le capacità del diamante di diffondere la luce.

Perchè è così importante

Dal taglio dipendono tre importanti elementi dell’aspetto del diamante:

brillantezza, la luminosità sulla superficie e all’interno del diamante.
scintillazione, il chiaroscuro dato dal riflesso della luce.
fuoco, la separazione della luce bianca nei diversi colori spettrali.

Un taglio di scarsa qualità rende opachi e privi d’anima anche cristalli più puri e di colore perfetto. Per questo tra i parametri più importanti, quando si sceglie un diamante per un anello di fidanzamento, il taglio è quello da prendere maggiormente in considerazione.
Con un taglio eccellente infatti si possono ottenere anelli solitari pieni di luce anche da diamanti non purissimi o di colore più tendente al giallo. È meglio investire in un buon taglio ottenendo una pietra molto luminosa risparmiando su caratteristiche più rare e costose (come l’assenza di inclusioni o di colore) che non ne influenzano in modo evidente l’aspetto.

Come valutare il taglio di un diamante

Le proporzioni, la simmetria e la lucidatura del taglio determinano la lucentezza della gemma. Questi valori sono riportati nel certificato gemmologico che spesso accompagna il diamante. Tuttavia l’unico modo concreto per valutare la buona riuscita del taglio, quindi la lucentezza effettiva e l’aspetto complessivo del diamante, è sicuramente giudicarlo di persona confrontandolo con altri diamanti dalle caratteristiche simili e magari guardandolo direttamente al microscopio. Ogni diamante è unico e qualsiasi descrizione delle sue caratteristiche specifiche se ne possa offrire non riuscirà a restituire la sensazione che si avrà guardandolo direttamente con i propri occhi. Purtroppo, nei negozi non si dà la possibilità di valutare i diamanti in modo così approfondito e informato, con il rischio per il cliente di effettuare acquisti che successivamente possono rivelarsi non adeguati alla spesa sostenuta.

Diamitaly nei suoi showroom offre gratuitamente il supporto di gemmologi esperti che insegnano al cliente le tecniche per valutare i diamanti, confrontandoli tra loro, grazie a un vasto assortimento, e mostrandoli anche al microscopio, al fine di ottenere un acquisto intelligente che garantisca il miglior risultato al miglior prezzo. 

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